MACERATA – Comincia oggi dinanzi ai giudici della Corte d’Assise di Macerata, il processo a Denny Pruscino e Katia Reginella, i genitori teramani accusati della morte del piccolo Jason, il bimbo di cui Pruscino è padre putativo e Katia la madre. Devono rispondere di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dal vincolo di parentela, oltre che del reato di distruzione di cadavere. Il corpicino del neonato non è mai stato ritrovato. Secondo la Procura di Ascoli, Jason sarebbe stato ammazzato in uno scatto di rabbia, forse perché piangeva troppo, da Pruscino. Katia Reginella è ritenuta corresponsabile del delitto perchè non avrebbe fatto nulla per impedirlo e avrebbe poi aiutato il giovane marito a disfarsi del corpicino. Jason sarebbe stato infilato forse ancora vivo in un sacco, e poi gettato in un cassonetto della spazzatura poco lontano dall’abitazione di famiglia, nella frazione Piane di Morro. Diverse volte le versioni rese dai due agli inquirenti sono cambiate; ora entrambi si accusano a vicenda. L’ex coppia (la Reginella – che è difesa dall’avvocato teramano Vincenzo Di Nanna – ha chiesto la separazione) ha altri due figli, da tempo affidati dal tribunale dei minorenni di Ancona a famiglie diverse perché prima di Jason sono rimasti vittime di incidenti domestici ed hanno riportato gravi handicap fisici e danni alla salute.
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